lunedì 24 gennaio 2011

...la carta bianca

   E' stata dura ma dopo quattro anni sono finalmente riusciuta ad andare a vivere da sola. Da sola, in un monolocale di piccola metratura in affitto, in centro città a Ravenna. Non male direi. Mi sento piuttosto fortunata. Io, come la maggior parte del popolo svedese, amo la semplicità. E come sappiamo tutti, gli appartamenti vecchi in Italia non urlano mai semplicità: tenuti male, i proprietari buttano dentro i mobili di colori diversi trovati in soffitta o al mercatino dell'usato e dipingono le pareti di arancione e giallo canarino. Come si dice in Svezia "il gusto è come il sedere- diviso in due", quindi magari piace agli italiani ma non a me.
   Visto il lavoro che faccio ho tanto tempo libero e mi piace passarlo in casa quindi per poter vivere larghi in uno spazio stretto bisogna essere organizzati al massimo. Bisogna che ci sia posto per l'ingresso, lo studio, la camera da letto, la sala pranzo e il soggiorno in 18 mq. Possibile? Senza dubbio.
   Appena ho visto mio futuro monolocale è stato amore a prima vista (ho chiusto un'occhio e ho fatto finta di non vedere l'arredamento); parquet, pareti bianchi, mattoni a vista e piastrelle bianche sia in cucina che in bagno. La cucina è molto retro però classica e tenuta abbastanza bene. Anche il bagno è senza stranezze a parte le quattro mensole di fianco al water e le sette mensole dietro la porta...?! Comunque...
   Se hai una carta bianca ci puoi disegnare quello che ti pare. Sono quattro mesi che vivo qui dentro e ci sono ancora mille cose da sistemare. Piano pianino sta prendendo forma...Roma non è mica stata costruita in un giorno, neanche la casa della Perni ;)

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